Lucertole, cartoline e pensieri confusi sull'amore
Anche se in realtà i pensieri confusi sono molti di più, e non riguardano solo questo
È febbraio il mese dell'amore, quindi queste parole arrivano giusto in tempo, prima che il mese finisca, prima che ci lasciamo confondere da altri pensieri. In questi giorni mi è capitato spesso di pensare all'amore, a cosa è, a cosa provoca, quando ci manca, quando ce n'è troppo, alle definizioni che gli possiamo dare, alle sensazioni che usiamo per descriverlo. Perché alla fine tuttɜ vogliono parlare dell'amore, tuttɜ ne hanno bisogno, tuttɜ ci pensano, forse solo qualche minuto al mese, anche quellɜ che non lo vogliono ammettere.
L’amore è il sentimento più universale, più egalitario, il sentimento che proviamo tuttɜ, almeno una volta nella vita, per un'altra persona, per un'idea, per una città, per una causa in cui si crede, per un odore, per il nostro cibo preferito.
🌗 una tra le più belle canzoni d’amore mai cantate, provate a contraddirmi 🌗
L'amore è quel sentimento che tuttɜ crediamo sia unico, come se lo provassimo solo noi con quella intensità, con quella forza, e nello stesso tempo è lo stesso sentimento che in realtà proviamo tuttɜ, da sempre, magari dandogli nomi diversi. Perché l'amore alla fine è sempre uguale, eternamente uguale a sé stesso, si ripete ciclico nel corso del tempo, vive e si trasforma attraverso le persone, le culture, le strade, gli insulti, le poesie, le imprecazioni, e così riesce ad essere sempre diverso, sempre mutevole, sempre unico, intimo, personale, privato.
Ecco allora qualche ipotesi, qualche idea (magari sbagliata) su cosa è l'amore, su cosa potrebbe essere, su cosa non è.
L'amore è seguire nei dettagli la ricetta per preparare la parmigiana proprio come la faceva la nonna, che ai più fortunatɜ dà istruzioni in diretta per telefono. L'amore è leggere un libro e trovarci le persone incastrate nelle parole, le stesse parole che poi sottolineerai.
L'amore è spedire una cartolina a unə tuə amicə che non senti da troppo tempo, perché sai che una foto su whatsapp non sarebbe bastata. L'amore è la dedica che avevi scritto attentamente tra le note del telefono prima di ricopiarla su un libro, e l'amore è regalare un mazzo di origano, che ne senti il profumo anche da lontano.
L’amore è quella cosa che ti fa piangere in un bar affollato di fronte a un caffè che non volevi nemmeno ordinare dopo aver letto il messaggio sbagliato. L’amore è aspettare anche quando non si è sicurə che l’altrə tornerà. Ed è amore anche decidere di non aspettare più. L’amore è speranza di poter riprovare le stesse emozioni, un giorno, anche quando hai perso la persona per cui le avevi provate. L'amore è vedere dopo tanto tempo che una persona a cui tieni è felice, è di nuovo sé stessa.
🥕 un’altra tra le più belle canzoni d’amore mai cantate, un po’ più triste 🥕
L’amore è qualcuno che una volta mi ha detto che sono un mango rosso.
L’amore è lasciarsi andare ma a volte è amore pure lasciare andare, anche se fa male.
L’amore siamo tu e io che a un certo punto poi, all'improvviso, non siamo più, e nemmeno sappiamo perché. L’amore è sorridere quando ascolti una canzone che non sai pronunciare. L'amore è mia sorella che mi regala una tavoletta di cioccolato. L'amore sono le persone che si scambiano i libri, l'amore è un messaggio con una foto e la scritta "mi ha fatto pensare a te".
L’amore è quella cosa che ti fa fumare sigarette affacciatə a un balcone mentre ascolti il rumore delle macchine per non sentire il rumore dei pensieri. L'amore è andare a un concerto che non ti piace per fare compagnia a qualcunə per cui quel concerto è importante.
L'amore è la solidarietà di una piazza, di uno striscione, di un simbolo, con una causa. L'amore è dire a una persona che andrà tutto bene, anche quando non sai come andrà, non lo sa nessuno.
L'amore, quando finisce, diventa quella cosa un po' aspra e pesante che sentiamo dentro, aggrovigliata tra i pensieri, che sentiamo addosso, ancora per qualche giorno, ancora per qualche mese, finché poi ci sembra come se lentamente evaporasse, ritornasse nell’aria: così si dissolve, piano, silenzioso, senza fare rumore, si disperde nell’ambiente fino a quando un giorno ti svegli e ti accorgi che non c’è più, che non è più con te, ti ha lasciato solo un piccolo solco, un sorriso, un graffio, una crepa, una canzone, un sapore, un ricordo, che ormai non sai più nemmeno se è un ricordo brutto o uno bello.
Infine l'amore siamo tu e io in un posto in cui ancora non sono arrivate le paure, in cui ancora ci guardiamo negli occhi pensando alle lucertole e troviamo il coraggio di chiedere: è questo, l’amore?
E troviamo il coraggio di rispondere: sì, è questo, l’amore.